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IN PILLOLE

Decreto Salva-casa: via libera dal Cdm

Via libera dal Consiglio dei Ministri del 24 maggio 2024  al decreto salva-casa, relativo a misure urgenti in materia di semplificazione edilizia e urbanistica finalizzate a fornire un riscontro immediato e concreto al crescente fabbisogno abitativo, supportando, al contempo, gli obiettivi di recupero del patrimonio edilizio esistente e di riduzione del consumo del suolo.  https://www.governo.it/it/articolo/comunicato-stampa-del-consiglio-dei-ministri-n-82/25840

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Carte prepagate: niente obbligo di dichiarazione in Dogana

Con la recente circolare n. 12/D/2024 , l’Agenzia delle Dogane e monopoli (Adm) ha fornito importanti precisazioni circa le dichiarazioni doganali aventi ad oggetto il denaro contante per importi uguali o superiori a 10.000 euro. Chiarita la definizione di carta prepagata, ossia: “carta non nominativa… che contiene valore in moneta o liquidità, o che vi dà accesso, che può essere usata

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Per la detrazione edilizia basta la disponibilità giuridica e materiale del fabbricato

Con la risposta ad interpello n. 112/E del 23 maggio 2024 , l’Agenzia delle Entrate fornisce importanti chiarimenti in merito alla possibilità di fruire della detrazione prevista per interventi di recupero del patrimonio edilizio e di riqualificazione energetica degli edifici di cui all’art. 16-bis del TUIR da parte del soggetto detentore dell’immobile. https://www.agenziaentrate.gov.it/portale/web/guest/normativa-e-prassi/risposte-agli-interpelli/interpelli

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NASpI e anticipazione per l’attività di impresa: obbligo di restituzione

È costituzionalmente illegittimo l’art. 8, comma 4, del decreto legislativo 4 marzo 2015, n. 22 (Disposizioni per il riordino della normativa in materia di ammortizzatori sociali in caso di disoccupazione involontaria e di ricollocazione dei lavoratori disoccupati, in attuazione della legge 10 dicembre 2014, n. 183), nella parte in cui non limita l’obbligo restitutorio dell’anticipazione della Nuova

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La nozione di “dato personale” in relazione ai dati valutativi del rendimento lavorativo

La prima sezione civile della Corte di Cassazione si è pronunciata sulla corretta interpretazione di “dato personale” in relazione ai dati valutativi del rendimento lavorativo.  La controversia esaminata dalla Suprema Corte concerneva la mancata ostensione di alcuni documenti aventi ad oggetto un parere circa la sospensione dall’incarico di un soggetto facente parte del collegio dei revisori dei conti dell’Istituto superiore di

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Gli Enti privati e il Servizio Sanitario nazionale

Gli enti privati partecipano al circuito del Servizio Sanitario nazionale solo sulla base delle convenzioni sottoscritte con le unità sanitarie locali, con oneri a carico del Servizio Sanitario Nazionale nei limiti di quanto stabilito negli specifici accordi di cui all’art. 8 quinquies d.lgs. n. 502/1992 (vedi anche art. 1 comma 18 D.L. n. 112/08). Ne consegue

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Dipendente che dopo la reintegra denigra sui social il datore di lavoro: licenziamento legittimo

Licenziamento legittimo per il dipendente che ha pubblicamente denigrato sui social il suo datore di lavoro immediatamente dopo la reintegrazione nel posto di lavoro disposta dal Tribunale in esito all’impugnazione di un primo licenziamento. La Corte di Cassazione con l’ordinanza n. 13764/2024 , ha sostanzialmente affermato che può essere licenziato il dipendente che, dopo aver vinto

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Come le politiche ESG influiscono sul mondo del lavoro?

Negli ultimi anni, sempre più imprese adottano un approccio integrato alla gestione del personale che tiene conto non solo dei tradizionali obiettivi di profitto, ma anche di fattori ambientali, sociali e di governance. L’impegno nei confronti dell’ambiente, della società e della governance è fondamentale per garantire la crescita sostenibile e il successo a lungo termine

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Fruizione delle ferie e base della retribuzione analoga ai periodi lavorati

La Cassazione – con sentenza del 21 maggio 2024, n. 14089 – ha accolto il ricorso promosso da un dipendente con mansioni di macchinista ferroviario al quale era stato rigettato, in fase d’appello, il diritto a vedersi riconosciute dall’azienda di appartenenza l’indennità di assenza dalla residenza oltreché l’indennità di utilizzazione professionale durante il periodo di

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